
Gabriele Calindri, attore e regista. Debutta a dieci anni, con suo padre Ernesto Calindri, e studia presso l’Accademia dei Filodrammatici di Milano dove si diploma nel 1981. Da sempre appassionato di ricerca, lavora a Parigi al Centro di ricerca teatrale con Peter Brook e Jean Paul Denizon, a Pontedera alle “Acting propositions” con Jerzy Grotowskj e studia e collabora per anni con Ludwik Flaszen.
Ha studiato arti marziali ed è regista di numerose rappresentazioni teatrali: come regista ricordiamo, tra i numerosi allestimenti , “Risvegli” da O. Sacks, “Indovina chi viene a cena” di W.A.Rose, “La peste” di A. Camus, “Ciao tu”, di B.Masini e R. Piumini (regia condivisa con Elisabetta Ratti), “Casa di bambola” di H. Ibsen e “Destinatario sconosciuto” di K.K. Taylor, replicato a Milano per dieci anni.
Partecipa alle produzioni più significative del teatro dell’Elfo di Milano come “La bottega del caffè” di R.W.Fassbinder, “Happy Family” di A. Genovesi, “Racconto d’inverno” e “Otello” di Shakespeare, “The History boys” di A. Bennet, e “Morte di un commesso viaggiatore” di A. Miller.
Affermato direttore del doppiaggio, doppiatore e adattatore ai dialoghi italiani, tra i tanti attori doppiati si ricorda: Jason David Frank (Tommy Oliver) in Power Rangers, Alan Ruck in Una gorilla per amica, Sebastian Harrison in Love Me Licia e Christopher Keene Kelly in La signora del West.
Invece tra i vari cartoni animati ci sono: Clark Kent/Superman in Superman e in I Superamici, Satomi in Kiss me Licia, Tristan Taylor in Yu-Gi-Oh, Vorkov in Beyblade, Sirio il Dragone, Ioria e Nettuno in I Cavalieri dello Zodiaco e Orochimaru in Naruto.