Cinema & Multimedia. Doppiaggio
Doppiaggio
Nella rivoluzione del “Mestiere dell’attore” avvenuta nel secolo scorso merita una nota particolare la nascita del “Doppiaggio” che a un procedimento artistico unisce un importante procedimento tecnico che nelle prime fasi risulterà essere abbastanza complesso e delicato.
L’arrivo di questa specializzazione del mestiere dell’attore avviene con l’avvento del cinema sonoro, negli anni trenta, e riguarda prodotti cinematografici italiani, con l’integrazione o il totale rifacimento della “presa diretta”, e stranieri, con la totale filiera dell’edizione italiana che va dalla traduzione e adattamento, alla scomposizione dell’opera su pellicola, in anelli da doppiare, e alla fase più importante in cui uno o più attori al leggio, danno la loro voce ad un collega che nella sua lingua originale ha interpretato voce e volto un ruolo al quale bisogna sostituire… la voce.
Un’operazione artisticamente e tecnicamente molto delicata che avviene non più sul set ma nell’oscurità di un piccolo studio di ripresa sonora, nel quale il doppiatore finge di essere immerso nella scenografia sullo schermo e, totalmente privo del costume e del trucco dell’originale deve ricreare attraverso la lettura dei dialoghi appositamente adattatati alla nostra lingua, una interpretazione il più possibile “incollata” a quella del collega “straniero”. Il risultato finale deve essere il più “ingannevole” possibile per illudere lo spettatore che l’attore sullo schermo ha interpretato in lingua italiana ciò che era stato recitato in tutt’altra lingua.
E quindi ad una operazione artistica e di servizio artistico alla recitazione originale, si somma una sorta di tradimento benevolo che illuderà il pubblico con la magìa del doppiaggio, che quando ben eseguito permetterà la fruizione, nella lingua degli spettatori, della storia che avviene sul grande schermo.
La nascita del doppiaggio avviene negli anni trenta e prosegue per decenni attingendo la sua forza lavoro in operatori artistici e tecnici soprattutto della cosiddetta scuola romana. E i risultati eccellenti di questo nuovo lavoro esaltano tutti i lavoratori del settore…
E’ un lavoro squisitamente localizzato a Roma ma che si avvale nel tempo di attori non soltanto romani ma di tutte le provenienze geografiche della penisola.
E man mano, alla fine degli anni sessanta del novecento, con la nascita delle televisioni commerciali, alternative a quella di stato e col conseguente aumento di materiale di intrattenimento per i propri palinsesti, e l’importazione di film, telefilm serie e cartoni animati, la nuova attività si forma e consolida anche tra Torino e Milano, soprattutto per i prodotti televisivi, lasciando, giustamente, a Roma e alla sua tradizionale esperienza la pressoché totale “edizione italiana” cinematografica.
Da oltre settanta anni quindi il doppiaggio è entrato a far parte delle occasioni di lavoro alternativo a quello tradizionale del mestiere dell’attore e quindi una certa attenzione va dedicata anche all’insegnamento di questa tecnica. L’Accademia proporrà dei corsi di doppiaggio ad allievi che abbiano già frequentato un corso di formazione teatrale, ritenendo indispensabile e prioritario l’apprendimento delle prime materie basilari dell’Arte Drammatica. E’ quasi impensabile che si possa recitare come doppiatori senza aver prima conosciuto le tecniche base della recitazione e aver assimilato il lato anche più umanistico di questa Arte.
Il doppiaggio crea una sintonia fra colleghi attori di nazionalità e lingue diverse, uniti però dal linguaggio universale dell’Arte Drammatica.
Gli studi in cui avverranno questi corsi sono quelli della Videodelta, società operante nel settore da oltre cinquanta anni.
Sono previsti stages diretti da importanti professionisti e incontri con colleghi di riconosciuta fama e professionalità…
Cinema
Allo stesso modo anche la recitazione cinematografica avrà la sua rilevanza all’interno della struttura didattica della nuova Accademia.
La didattica per la recitazione cinematografica è affidata ad Elisabetta Coraini
Sono previsti anche incontri sulla storia del Cinema e sulle sue radici nel metodo russo “Stanislavskiano” trasformatosi poi nel 1947 a New York nell’americano “Actors Studio”.
Una lunga, affascinante e infinita storia che sarà commentata dal Prof. Liborio Termine, eclettico e poliedrico rappresentante della cultura cinematografica, e non solo…
Multimedia
Nel suo vasto orizzonte di approfondimento delle conoscenze artistiche multimediali, l’Accademia non può ignorare l’ormai storico fenomeno della realizzazione “fai da te” dei molti prodotti audiovisivi che spaziano da qualche tempo non soltanto sul web ma che sono anche, grazie allo sviluppo tecnologico degli strumenti di produzione, ormai alla portata di tutti che permettendo di realizzare qualsiasi audiovisivo, dal documentario al lungometraggio con qualsiasi tipo di competenza e di preparazione, anche la più semplicemente elementare.
All’insegna della massima libertà espressiva e della convinzione che anche questa nuova formula di creazione multimediale rientri nell’Arte della comunicazione, con i soci fondatori dell’Accademia si è ritenuto opportuno creare un collegamento professionale tra i molti, soprattutto giovani, che si avventurano in questa modernissima formula produttiva soprattutto televisiva, per creare dei gruppi di lavoro con annesso laboratorio televisivo, sotto la guida di un esperto conoscitore di questa nuova e moderna formula di creazione televisiva. E ciò per non dimenticare che anche questa nuova materia della comunicazione ha delle radici, nella storia della produzione cine televisiva, che devono essere conosciute e asservite ai nuovi moduli creativi.
anche in questo caso il docente non potrà che essere un giovane che abbia già sperimentato questo nuovo modulo produttivo… Di lui allego anche il curriculum per una presentazione più esaustiva di una nuova professione che si propone per molti versi ai confini delle nuove formule di progettazione televisiva, sempre più all’avanguardia, sia in campo tecnico che artistico.
I corsi saranno condotti da Francesco Bigi.